Unicredit e Intesa Sanpaolo affondano a -5%, sale il rischio Btp
Forti cali oggi per Piazza Affari che sottoperforma rispetto alle alle Borse UE. Il Ftse Mib, già sceso dell'1,90% ieri, segna -2,47%% in area 23.150 punti. Per l'indice guida di Piazza Affari si tratta dei minimi a un mese.
A preoccupare gli investitori è l'atteggiamento hawkish della Bce che ha preannunciato l'intenzione di alzare i tassi di 25 punti base nel prossimo meeting di luglio e un altro rialzo arriverà a settembre con la possibilità che sia di entità superiore. La mancanza di indicazioni precise su nuovi strumenti per contrastare un eventuale rischio di frammentazione nell'area euro ha scatenato le vendite soprattutto sui Btp con spread Btp/Bund balzato a ridosso dei 230 bp. Impennata del rischio Italia che oggi pesa sulle banche, che ieri invece avevano schivato le vendite.
Tra le banche Unicredit e Intesa segnano ribassi del 5% circa. Il mercato guarda alle possibili ricadute in termini di forte rallentamento della crescita economica con una Bce più hawkish e soprattutto con l'impennata dello spread Btp/Bund che pesa sulle banche italiane che hanno molti Btp in pancia.
Sul parterre di Piazza Affari spicca poi il tonfo di Bper (-9% 1,77 euro) che ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution” che prevede al 2025 un utile netto pari a 800 milioni di euro. La posizione di capitale è prevista rimanere elevata, con un Cet1 ratio Fully Phased maggiore del 13% al 2025, supportata dalla forte generazione di utili che permetterà di incrementare significativamente la remunerazione agli azionisti, con un pay out ratio previsto al 50% nel 2025.
A preoccupare gli investitori è l'atteggiamento hawkish della Bce che ha preannunciato l'intenzione di alzare i tassi di 25 punti base nel prossimo meeting di luglio e un altro rialzo arriverà a settembre con la possibilità che sia di entità superiore. La mancanza di indicazioni precise su nuovi strumenti per contrastare un eventuale rischio di frammentazione nell'area euro ha scatenato le vendite soprattutto sui Btp con spread Btp/Bund balzato a ridosso dei 230 bp. Impennata del rischio Italia che oggi pesa sulle banche, che ieri invece avevano schivato le vendite.
Tra le banche Unicredit e Intesa segnano ribassi del 5% circa. Il mercato guarda alle possibili ricadute in termini di forte rallentamento della crescita economica con una Bce più hawkish e soprattutto con l'impennata dello spread Btp/Bund che pesa sulle banche italiane che hanno molti Btp in pancia.
Sul parterre di Piazza Affari spicca poi il tonfo di Bper (-9% 1,77 euro) che ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2025 “BPER e-volution” che prevede al 2025 un utile netto pari a 800 milioni di euro. La posizione di capitale è prevista rimanere elevata, con un Cet1 ratio Fully Phased maggiore del 13% al 2025, supportata dalla forte generazione di utili che permetterà di incrementare significativamente la remunerazione agli azionisti, con un pay out ratio previsto al 50% nel 2025.