Trimestrali USA, ecco perché potrebbero non muovere il mercato
Potrebbe essere la prima frenata in tre anni per gli utili aziendali, uno dei principali driver del mercato e che questa settimana dovrebbero movimentare il mercato americano. O forse no. Durante la trasmissione “Borsa In Diretta” di ieri, i nostri ospiti, interrogati sulla questione, non pensano che le trimestrali riescano a scaldare ulteriormente un mercato che ha già stupito parecchio: “Non mi aspetto che gli utili aziendali traineranno il mercato. Per due motivi: il primo perché le attese sono molto elevate ed è più facile deludere che stupire al rialzo; il secondo perché durante la stagione delle trimestrali si bloccano i buy-back, le operazioni di riacquisto delle azioni proprie. Negli ultimi mesi abbiamo visto che queste operazioni hanno trainato per circa il 70% i rialzi di borsa e, quindi, abbiamo un fattore tecnico che potrebbe rallentare questa crescita“, ci spiega Matteo Battaglia di Websim.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pietro Di Lorenzo di SOSTrader: “Io francamente sono sorpreso, non ho mai visto un rally di questo tipo e va a stravolgere tutti i modelli ciclici. La ragione è intuitiva: i mercati seguono più quello che succede sul fronte monetario rispetto a ciò che accade sul fronte macro e micro. Le banche centrali hanno interesse a far salire i mercati, salvando situazioni complicate. Fino a quando si andrà avanti è il domandone che tutti si pongono. Trump cercherà di farlo salire fino alle prossime presidenziali e farà pressioni sulla banca centrale. Ora arrivano le trimestrali e ci si aspettano numeri straordinari. L’asticella è già altissima: se pensiamo a Serhij Bubka che, nel salto in alto, aveva l’abilità di alzare di centimetro in centimetro l’asticella. Il suo record è intorno al 6.20, credo che le aziende americane hanno messo l’asticella a 6.15. Le aziende USA sono chiamate a stupire ancora perché altrimenti il mercato potrebbe cominciare a preoccuparsi“.
Come investire, quindi, in questa fase di mercato? Ne abbiamo parlato anche con Matteo Montemaggi di BNP Paribas CIB, che ci ha illustrato il funzionamento di alcuni strumenti.