Tfr: Assogestioni, il 63% degli italiani lo lascia in azienda
Allo scoccare del fatidico 30 giugno, gli italiani sembrano decisamente più preparati ma ancora indecisi sul da farsi. E' questo ciò che emerge dalla ricerca effettuata da Eurisko per conto di Assogestioni sull'andamento delle adesioni alla riforma previdenziale. Nel mese di gennaio, all'inizio della fase di lancio, la conoscenza sull'argomento era sì diffusa ma poco approfondita, e le decisioni erano ancora incerte e nebulose. Ora, a pochi giorni dalla scadenza, la consapevolezza è cresciuta del 64%, grazie anche allo sforzo dei media e delle organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda invece la decisione se lasciare o meno il proprio tfr in azienda, il 9% dei lavoratori dichiara che non farà nulla, il 63% lascerà la liquidazione in azienda, mentre il 28% aderirà a forme di previdenza integrativa. Tra questi ultimi, per il momento hanno la meglio i fondi negoziali, seguiti dai fondi aperti e da ultimo i pip/fip. Il fatto che la maggior parte dei lavoratori abbia optato per lasciare il tfr al datore di lavoro viene letta come l'esigenza di prendersi tempo e maturare decisioni più consapevoli.