Settore auto europeo, a febbraio rallenta la flessione (-18,3%)
Arrivano segnali di ripresa a febbraio dall’industria automobilistica europea. Mentre il Salone di Ginevra, il primo motor show europeo dell’anno, è alle ultime battute (chiuderà i battenti nel fine settimana), il mercato automobilistico continentale ha contenuto i ribassi, chiudendo il secondo mese del 2009 con 968.159 vetture immatricolate (-18,3%). E’ quanto emerge dai dati diffusi da questa mattina dall’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori europei di vetture. Numeri in ripresa rispetto a gennaio quando le immatricolazioni nel Vecchio continente avevano registrato una contrazione del 27%.
Ma come si sono comportati i singoli Stati? Febbraio in decisa controtendenza per la Germania che ha fatto meglio del mercato, mettendo a segno una crescita del 21,5% grazie soprattutto agli incentivi introdotti dal Governo tedesco.
Rimanendo sempre nell’Europa occidentale, ad eccezione della Germania e del Lussembugo (+0,3%), tutti i Paesi dell’Europa occidentale hanno riportato una flessione: dal tonfo dell’Islanda, dove le immatricolazione sono crollate di oltre l’83% alla contrazione più contenuta della Francia (-13,2%). Il comparto delle quattro ruote ha frenato anche nel Regno Unito (-21,9%), in Italia (-24,4%) e la Spagna, ha segnato un calo di oltre il 48%. Da gennaio a febbraio le immatricolazioni nell’Europa occidentale hanno subìto una flessione del 22%. Se si guarda ai risultati dei nuovi stati membri la flessione a febbraio è stata pari al 30,3%.
In questo scenario la quota di mercato del gruppo Fiat è salita al 9,2% e con le immatricolazioni a febbraio immatricolazioni in frenata del 17,2% in Europa. Notizie che hanno messo di buon umore Lingotto a Piazza Affari. In questo il titolo del gruppo automobilistico torinese guadagna oltre 5%, viaggiando a quota 4,57 euro in questi primi minuti di contrattazioni.
È iniziata all’insegna degli acquisti anche la seduta odierna degli altri big del settore automobilistico continentale. Oltralpe le francesi Renault e Peugeot guadagnano rispettivamente il 4,94% e il 3,18%. Semaforo verde anche per la tedesca Daimler che segna un rialzo del 2,28%.