Notizie Prudenza sul valutario, la banca centrale affossa il loonie

Prudenza sul valutario, la banca centrale affossa il loonie

23 Ottobre 2013 15:01

Giornata all’insegna delle prese di beneficio per il mercato valutario. Dopo i rally che ieri hanno spinto l’eurodollaro ai massimi dal novembre del 2011 e l’euroyen a livelli che non si vedevano dal novembre del 2009, oggi la seduta sul mercato valutario è improntata alla prudenza. A un’ora e mezza dall’apertura di Wall Street, il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde scambia in parità a 1,3776 mentre l’incrocio con lo yen passa di mano a 134,02, oltre una figura in meno rispetto al dato precedente.

In particolare evidenza anche le commodity currencies: saliti ieri ai massimi dal 4 giugno e dal 6 maggio, oggi gli incroci tra dollaro australiano e neozelandese con il biglietto verde perdono rispettivamente lo 0,9 e l’1,6% scendendo a 0,9609 e a 0,8372 dollari Usa.

Le indicazioni negative arrivate dal mercato del lavoro statunitense ieri hanno favorito il risk-on, Michael Hewson di Cmc Markets rileva che “bad news is good news”, poiché riducono drasticamente le probabilità che la Federal Reserve riduca il suo piano di acquisto asset nell’anno corrente. Oggi le prese di beneficio sono state innescate dalle indiscrezioni relative un possibile irrigidimento della politica monetaria cinese e amplificate dal rialzo dei tassi sul monetario.

Tra le valute legate all’andamento delle materie prime spicca il dollaro canadese (soprannominato loonie) che sta pagando pegno alle indicazioni in arrivo dal meeting della banca centrale. Nel confermare, come da attese, il costo del denaro all’1%, la Bank of Canada, per la prima volta in un anno e mezzo, non ha menzionato la possibilità di incrementare il costo del denaro (secondo gli analisti contattati da Bloomberg un primo innalzamento del tasso benchmark si avrà nel quarto trimestre 2014).

Nell’ultimo anno e mezzo il tasso di inflazione si è attestato sotto il target del 2% e questo “indica che il rischio di un decremento dell’inflazione assume un’importanza crescente”. In questo contesto, il cambio tra il biglietto verde è passato in pochi minuti da 1,0320 agli attuali 1,0385 cad$ (+0,9%).