Possibile nuovo caso Dieselgate? FCA crolla in Borsa (-18%)
Quando manca poco meno di un’ora alla chiusura delle contrattazioni il titolo FCA è stato protagonista di un brusco crollo a Piazza Affari nei minuti seguenti l’apertura delle contrattazioni di Wall Street. Il titolo della casa automobilistica al momento risulta sospesa per eccesso di ribasso, con l’azione che passa di mano a 8,83 euro (-18,82%).
Alla base del crollo delle quotazioni vi sarebbero problemi legati ad presunto caso di Dieselgate. Secondo quanto rilanciato dall’agenzia Reuters, FCA sarebbe accusata dall’agenzia della protezione ambiente Usa (Epa) di utilizzare software che consentono di modificare il livello di emissioni diesel in eccesso. Sotto osservazione sarebbero circa 100.000 veicoli commercializzati negli Stati Uniti.
L’ufficio stampa di FCA, contattata dalla nostra redazione, ha precisato di non avere al momento ancora nessuna comunicazione formale da diffondere.
In attesa di comunicazioni ufficiali, sia da parte di FCA che dell’Epa, “il mercato sembra credere alle indiscrezioni riportate dall’agenzia di stampa” sostiene Vincenzo Longo, analista di IG. Per l’esperto interpellato dalla nostra redazione “con l’apertura di Wall Street alcuni operatori avevano anticipato le vendite a causa di un quadro tecnico che suggeriva maggior cautela dopo gli importanti rialzi che avevano collocato il prezzo dei titoli sui massimi dal marzo del 2015”.
Nello scorso biennio il caso emissioni che coinvolse Volkswagen riguardò 500.000 vetture negli Usa, per un costo di circa 17 miliardi di dollari. Secondo il comunicato ufficiale dell’Epa saranno richiesti al gruppo Fca 4,63 miliardi di dollari.