Il Light crude quotato al Nymex di New York, dopo il balzo di quasi 3 punti percentuali nella seduta di ieri, si è portato in mattinata al di sopra della soglia dei 64 dollari al barile toccando un massimo a 64,58.
Mercoledì scorso le scorte settimanali Usa hanno messo in evidenza una crescita di 700.000 barili a 33,4 milioni. In crescita anche le scorte di distillati, +100.000 barili, ma il dato maggiormente tenuto sotto controllo alla vigilia dell’avvio della stagione delle vacanze, ossia le scorte di distillati, ha fatto segnare un calo a 5,5 milioni di barili. A questi dati si sono aggiunte le previsioni dell’Eia (l’Agenzia internazionale per l’energia) che in un report sottolinea il decremento delle riserve registratosi a livello mondiale. “La crescente domanda di petrolio – spiega la nota – la tiepida crescita delle forniture provenienti dai Paesi non-Opec e i tagli produttivi effettuati dai Paesi aderenti all’Organizzazione dei Paesi produttori, hanno provocato un calo delle scorte facendo prevedere un periodo estivo caratterizzato da un’offerta ristretta”.
“Nonostante il recente incremento dei prezzi del barile di petrolio – prosegue il report dell’Eia – il consumo globale di oro nero è stimato in crescita di 1,5 milioni di barili al giorno nel 2007 e di 1,6 nel 2008. La metà di tale richiesta proverrà da Stati Uniti e Cina”. A fronte di questi incrementi previsti l’Eia stima una produzione dai Paesi non-Opec in crescita di circa 0,7 milioni di barili al giorno nel 2007 e di 0,8 nel 2008, in calo rispetto all’Outlook di marzo.
Con riferimento ai Paesi membri dell’Opec “i livelli di sorte sono andati riducendosi nonostante i membri del cartello abbiano implementato solamente metà dei tagli di produzione decisi a novembre e febbraio. Anche se si prevede un incremento di capacità produttiva, la forte crescita della domanda e la necessità di ricostituire i livelli di scorte stagionali limiteranno in ogni caso la capacità inutilizzata di questi Paesi”. Gli esperti dell’Agenzia si attendono che la capacità inutilizzata dai membri Opec si attesti in media sui 2,8 milioni di barili al giorno nel 2008 contro gli 1,3 del 2006.
Secondo le stime dell’Istituto il prezzo medio del Wti dovrebbe mantenersi tra i 64 e 65 dollari al barile in aprile e muoversi nei dintorni dei 64 dollari nel 2007 e 2008.
In corrispondenza con la chiusura delle contrattazioni sui mercati del Vecchio continente il barile di petrolio si mantiene su livelli elevati. A New York il Light sweet crude scambia intorno ai 64,21 dollari mentre il Brent si è attestato a Londra a 69,26 dollari al barile.
(Aggiornata alle ore 17:45)