Oro: si allontana la Brexit, prezzi in rosso anche oggi
L'avanzata dell'effetto-Bremain penalizza le quotazioni dell'oro. Dopo essersi spinto giovedì scorso fino a 1.318,9 dollari, il livello maggiore dall'agosto del 2014, al momento un'oncia d'oro passa di mano a 1.287,1 dollari (-0,6%).
Le minori possibilità, stando ai sondaggi del fine settimana, di uscita di Londra dall'Ue nel referendum di giovedì stanno favorendo gli acquisti di asset rischiosi e quindi l'oro, che da sempre rappresenta la quintessenza del bene rifugio, tende ad essere penalizzato.
In scia dell'incremento di oltre 20 punti percentuali registrato dai prezzi da inizio anno, l'oro fisico detenuto dallo SPDR Gold Trust, il primo Etf (Exchange-traded fund) sul metallo giallo, venerdì ha fatto segnare un incremento dello 0,59% spingendosi a 907,88 tonnellate, il livello maggiore dal settembre 2013.
Le minori possibilità, stando ai sondaggi del fine settimana, di uscita di Londra dall'Ue nel referendum di giovedì stanno favorendo gli acquisti di asset rischiosi e quindi l'oro, che da sempre rappresenta la quintessenza del bene rifugio, tende ad essere penalizzato.
In scia dell'incremento di oltre 20 punti percentuali registrato dai prezzi da inizio anno, l'oro fisico detenuto dallo SPDR Gold Trust, il primo Etf (Exchange-traded fund) sul metallo giallo, venerdì ha fatto segnare un incremento dello 0,59% spingendosi a 907,88 tonnellate, il livello maggiore dal settembre 2013.