Notizie Mercato del lavoro mostra i muscoli, dollaro in evidenza

Mercato del lavoro mostra i muscoli, dollaro in evidenza

5 Giugno 2015 15:29

Da un lato un mercato del lavoro che dopo qualche incertezza è tornato prepotentemente alla ribalta, dall’altro un piano di allentamento quantitativo e la questione greca. In un simile contesto il recente rafforzamento della moneta unica rispetto al biglietto verde (il cross a meno di scossoni si avvia comunque a chiudere l’ottava con un rialzo di circa un punto percentuale) ha avuto vita breve e poco prima della chiusura delle contrattazioni in Europa per acquistare un euro sono necessari 1,1081 dollari, oltre una figura in meno rispetto al dato precedente. Dollaro che mostra i muscoli anche contro lo yen aggiornando i massimi da 13 anni a 125,85 yen.

Secondo i dati pubblicati oggi dal Dipartimento del Lavoro americano, a maggio il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (meglio conosciute come non farm payrolls) ha evidenziato una crescita di ben 280 mila unità, ben oltre le previsioni ferme a un +226 mila unità. Si tratta del maggior aumento dalla fine del 2014.

Incremento “fisiologico” del tasso di disoccupazione, passato dal 5,4 al 5,5% in scia della crescita nel numero di persone alla ricerca di un posto di lavoro (invogliate proprio dalle maggiori possibilità di trovare un’occupazione). A salire oltre le attese anche i salari, cresciuti a maggio dello 0,3% (+0,1% ad aprile) mensile e del 2,3% annuo.

Payrolls sopra le stime e, soprattutto , retribuzioni che fanno segnare l’incremento maggiore dall’agosto del 2013, incrementano le possibilità che la Banca centrale statunitense incrementi il costo del denaro nei prossimi mesi (un innalzamento dei Fed Funds nel corso del meeting in calendario per il 16-17 giugno è da escludere) e quindi favoriscono gli acquisti sul greenback.

Indicazioni migliori del previsto anche dal mercato del lavoro canadese che a maggio ha registrato una crescita delle buste paga di 58,9 mila unità, il livello maggiore degli ultimi sette mesi (consenso +10,2 mila). Con il tasso di disoccupazione stabile al 6,8%, il cambio tra l’euro e il loonie  (dal nome dell’uccello marino raffigurato sulle monete da C$1) segna un rosso dell’1,4% portandosi a 1,385.