News Notizie Italia Mef: Padoan riceve a Roma commissario europeo Vestager

Mef: Padoan riceve a Roma commissario europeo Vestager

Pubblicato 10 Settembre 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:57
TIM ha realizzato per prima in Europa la connessione in grado di superare stabilmente la velocità di 2 Gigabit al secondo su rete live commerciale 5G con frequenze millimetriche (mmWave) a 26 GigaHertz (GHz) acquisite nella gara MiSE 5G. Tale primato è stato conseguito da TIM in collaborazione con Ericsson e Qualcomm Technologies, Inc., società controllata di Qualcomm Incorporated, e va ad aggiungersi ai successi sulle onde millimetriche già conseguiti nel 2017 a Torino con la prima connessione 5G in Italia e nel 2018 a Roma con la prima videochiamata 5G in Europa. Il record di velocità è stato raggiunto grazie ad un terminale (CPE) di Askey RTL0200 che supporta il Modem-RF System 5G di Qualcomm® Snapdragon™ X50.

Con questo risultato –si legge nella nota - TIM segna un ulteriore significativo passo nell’evoluzione 5G, avviando l’utilizzo dei 200 MegaHertz (MHz), acquisiti nella gara MiSE nell’ambito dello spettro a 26 GHz, più ulteriori 200 MHz disponibili grazie al Club Use previsto dalla gara, per un totale di 400 MHz complessivi. Michele Gamberini, Chief Technology and Information Officer di TIM, ha commentato: “Con questo nuovo primato europeo 5G sulle onde millimetriche, TIM si conferma leader tecnologico grazie alla sua capacità di innovazione e ad un’infrastruttura di rete all’avanguardia in grado di abilitare la trasformazione digitale del Paese. Il risultato ottenuto ci permette di aprire la strada allo sviluppo di nuove soluzioni 5G sia per garantire l’ultrabroadband fisso a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni non ancora raggiunte da questo servizio, sia per coperture dedicate allo sviluppo dei servizi verticali di robotica e automazione in ambito smart manufactoring. Tutti i nostri clienti saranno in grado quindi di fruire di una vasta gamma di soluzioni integrate che consentiranno loro di entrare appieno nella Digital Society”.