IMU 2013: chi, come, quando, quanto? Risponde il CAF TFdC
Rimodulazione dell'imposta IMU, taglio del cuneo fiscale e nuova tassa sui rifiuti. Questi gli interventi più importanti contenuti nella legge di stabilità 2014, che il Governo ha presentato in data 15 ottobre.
Ed è proprio l'IMU 2013, la famigerata imposta sugli immobili, sostituita dalla legge di stabilità 2014 con la Service Tax, a sollevare domande, dal momento che si avvicina a grandi passi la scadenza per il versamento del saldo (16 dicembre 2013).
Ma la vera domanda che ancora moltissima gente si pone è: chi deve pagarla? A quanto ammonta? Quali immobili sono soggetti alla tassa e quali le detrazioni e i correttivi dei quali si può usufruire? A rispondere ad alcuni di questi interrogativi il CAF Tutela Fiscale del Contribuente, realtà operante su tutto il territorio nazionale che tra i servizi offerti si occupa anche di gestione dell'imposta sugli immobili.
A pagare la seconda rata saranno i proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale; i proprietari di abitazioni "di lusso" appartenenti alle categorie catastali A1/A8/A9 (anche se abitazione principale); i proprietari di immobili non residenziali e di box, soffitte, cantine, per i quali è però previsto un trattamento particolare.
Non dovranno pagare tutti coloro che, nella propria abitazione, hanno la residenza e la dimora abituale, coloro che possiedono terreni agricoli e fabbricati rurali, coloro che abitano alloggi assegnati dallo IACP o equiparati ad uso analogo. L'aliquota, fissata inizialmente allo 0,4% per l'abitazione principale e allo 0,76% per gli altri casi, subisce modifiche a discrezione dei comuni.
E proprio alle delibere comunali è necessario ricorrere per sapere se e quanto pagare (i Comuni hanno tempo fino al 9 dicembre per pubblicare le aliquote), e per verificare casi particolari, come gli anziani che hanno abitazione di proprietà ma vivono in case di riposo, e i residenti (familiari) che abitano una casa in comodato.
Ed è proprio l'IMU 2013, la famigerata imposta sugli immobili, sostituita dalla legge di stabilità 2014 con la Service Tax, a sollevare domande, dal momento che si avvicina a grandi passi la scadenza per il versamento del saldo (16 dicembre 2013).
Ma la vera domanda che ancora moltissima gente si pone è: chi deve pagarla? A quanto ammonta? Quali immobili sono soggetti alla tassa e quali le detrazioni e i correttivi dei quali si può usufruire? A rispondere ad alcuni di questi interrogativi il CAF Tutela Fiscale del Contribuente, realtà operante su tutto il territorio nazionale che tra i servizi offerti si occupa anche di gestione dell'imposta sugli immobili.
A pagare la seconda rata saranno i proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale; i proprietari di abitazioni "di lusso" appartenenti alle categorie catastali A1/A8/A9 (anche se abitazione principale); i proprietari di immobili non residenziali e di box, soffitte, cantine, per i quali è però previsto un trattamento particolare.
Non dovranno pagare tutti coloro che, nella propria abitazione, hanno la residenza e la dimora abituale, coloro che possiedono terreni agricoli e fabbricati rurali, coloro che abitano alloggi assegnati dallo IACP o equiparati ad uso analogo. L'aliquota, fissata inizialmente allo 0,4% per l'abitazione principale e allo 0,76% per gli altri casi, subisce modifiche a discrezione dei comuni.
E proprio alle delibere comunali è necessario ricorrere per sapere se e quanto pagare (i Comuni hanno tempo fino al 9 dicembre per pubblicare le aliquote), e per verificare casi particolari, come gli anziani che hanno abitazione di proprietà ma vivono in case di riposo, e i residenti (familiari) che abitano una casa in comodato.