Franklin Templeton, i tre trend globali da cogliere nel 2024
Il 2024 sarà all’insegna di una maggiore volatilità macroeconomica, mentre il trade sulla duration continua, anche se in senso inverso. Lo si legge nell’analisi a cura di Jason Xavier, Head of EMEA ETF Capital Markets di Franklin Templeton, secondo cui questa incertezza macro è l’attuale ancora che influenza i mercati azionari e obbligazionari a livello globale. “Crediamo pertanto che la volatilità potrebbe favorire un approccio più pragmatico alla gestione degli investimenti nel corso del 2024” chiarisce Xavier. “La gestione attiva è tornata alla ribalta, pertanto riteniamo che l’utilizzo di ETF azionari in abbinamento a ETF obbligazionari attivi sarà la chiave del successo”.
Di seguito le tre previsioni per il 2024 di Franklin Templeton.
Boom di raccolta per gli ETF obbligazionari attivi
Secondo Xavier, la raccolta degli ETF obbligazionari attivi crescerà. L’inflazione globale è scesa mese su mese fino a novembre 2023, e le valutazioni dei mercati azionari europei a inizio dicembre preannunciano tagli ai tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea per 150 punti base nel 2024, quindi appare abbastanza chiaro che andremo incontro a un allentamento della politica monetaria.
La domanda è: quando? Alcune delle banche centrali che per prime hanno aumentato i tassi, come quella del Brasile, sono ora le prime a fare retromarcia. Si tratta di una chiara “red flag” sull’efficacia del loro approccio alle politiche economiche. L’attenzione si sposta adesso sul fattore ”atterraggio” dell’economia, e in questo contesto un piccolo aumento della disoccupazione negli Stati Uniti e in Europa potrebbe suggerire un indebolimento del mercato del lavoro e un imminente atterraggio duro (recessione) all’inizio del prossimo anno solare. Sullo sfondo di un’ipotizzata flessione, scrive Xavier, “riteniamo che anche quest’anno il reddito fisso sarà al centro dell’attenzione, in particolare per duration e merito di credito”.
Pertanto, secondo Xavier, “gli ETF obbligazionari con duration più lunga e una migliore qualità creditizia dovrebbero registrare una raccolta netta più elevata nel 2024. Crediamo inoltre che un approccio attivo all’investimento obbligazionario sia la scelta giusta in questo periodo di volatilità”. In aggiunta, qualsiasi offerta obbligazionaria che incorpori un filtro “green” beneficerà del momentum positivo di cui godono attualmente le opportunità di investimento sostenibili.
L’anno della volta per gli emergenti
“Essere selettivi sui mercati emergenti può favorire la sovraperformance” scrive Xavier. Di conseguenza, “è probabile che gli ETF dei mercati emergenti con esposizioni mirate sul singolo paese registrino un aumento delle masse in gestione”.
Ipotizzando che il 2024 porti con sé politiche accomodanti coordinate dalle banche centrali, il manager di Franklin Templeton delinea due diversi scenari. Nel primo caso, “osserviamo un possibile indebolimento del dollaro USA che favorisce l’aumento e il riorientamento dei flussi di capitale verso le economie dei mercati emergenti (ME), che negli ultimi tempi hanno faticato ad attrarre investimenti esteri. Di conseguenza, determinate economie dei mercati emergenti, esposte sia alla crescita domestica sia a quella delle esportazioni, dovrebbero essere in grado di sovraperformare”.
Nel secondo scenario, bisogna diffidare della contro-argomentazione secondo cui, in un contesto “risk on”, esistono opzioni potenzialmente migliori degli investimenti nei mercati emergenti, come il reddito fisso di qualità, i “Magnifici Sette” o l’indice S&P 500, fortemente orientato alla crescita. Rimanendo nel primo scenario, occorre concentrarsi sui mercati con potenziale di crescita e valore, i cosiddetti “diamanti grezzi”. Xavier chiarisce: “Abbiamo un orientamento rialzista sulle economie emergenti dove il settore tecnologico ha un peso rilevante, come Taiwan e la Corea del Sud che, grazie alla loro solida presenza nell’industria dei semiconduttori, sono ben posizionate per beneficiare dei progressi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA)”.
Anche l’India è tra i principali mercati di interesse, soprattutto in virtù delle sue potenzialità di lungo periodo. La forza demografica della sua popolazione la porta a essere un attore chiave, non solo come potenziale outperformer all’interno dei principali indici dei mercati emergenti (insieme a Brasile e Corea del Sud), ma anche a livello globale. Pertanto, scrive Xavier, “crediamo ancora una volta nei meriti di un approccio più attivo/tattico alla gestione di una vasta strategia sugli emergenti, utilizzando singoli mercati a basso costo come elementi strutturali con cui costruire posizioni di sovra/sottopeso rispetto al benchmark più ampio”.
Focus su investimenti growth, tematici e tecnologici
Investimenti growth, tematici e tecnologici. Ecco su cosa consiglia di puntare Franklin Templeton, secondo cui gli ETF tematici growth registreranno una raccolta elevata. Sono fermamente convinto, sottolinea Xavier, “che ci troviamo in un momento cruciale a livello sociale, nonché ad un punto di svolta di uno dei periodi più innovativi della nostra breve storia. Gli sviluppi sempre più rapidi dell’intelligenza artificiale, compresi i recenti passi avanti delle intelligenze generative (AGI), indicano che siamo nel bel mezzo della prossima rivoluzione, importante quasi quanto le rivoluzioni agricole o manifatturiere del passato. Data la velocità con cui questo sviluppo sta avvenendo, alimentato dall’intrinseca autonomia dell’evoluzione dell’IA, è importante considerare le potenziali opportunità di investimento”.
Gli investimenti tematici consentono agli investitori di sfruttare questi trend strutturali a lungo termine, puntando su aree del mercato che sono in prima linea nella crescita in settori coinvolti in una transizione senza precedenti. “Nel settore sanitario, ad esempio, stiamo assistendo all’emergere di nuovi processi e tecnologie per la prevenzione delle malattie, nonché di tecnologie di ultima generazione utili a supportare il lavoro in sala operatoria; tutto questo va di pari passo al tema fondamentale dell’invecchiamento della popolazione. Inoltre, le tecnologie di ultima generazione vengono considerate prioritarie per contribuire a supportare un mondo gravemente minacciato dagli impatti del cambiamento climatico e contrastare siccità e carestie. Spesso le opportunità legate ai macro temi globali supportano la crescita non solo in settori più recenti come l’intelligenza artificiale e la tecnologia, ma accompagnano l’evoluzione di settori primari e terziari come l’alimentazione e la sanità, supportandone il cambiamento” conclude Xavier.