Bce commenta rating Italia Moody’s e presenta alert su minaccia BTP-spread
Da un lato c’è Christine Lagarde, numero uno della Bce, che torna a rinfocolare l’ansia tassi più alti nell’area euro, dall’altro c’è l’attesa per quel nuovo Patto di stabilità e crescita, che tutta l’Europa attende, e su cui l’Unione europea non ha trovato ancora un accordo. Proprio il mancato raggiungimento di una intesa su questo patto rischia di alimentare nuove tensioni sui BTP, facendo salire di nuovo lo spread BTP-Bund. A dirlo è la stessa Bce.
L’Italia di Meloni non può stare ancora tranquilla, insomma, nonostante sia uscita indenne dall’annuncio dell’aggiornamento del rating sul debito pubblico italiano arrivato venerdì scorso, 17 novembre, dall’agenzia americana Moody’s. La stessa che, nelle ultime ore, ha comunicato anche i nuovi rating e i nuovi outlook dei debiti delle banche italiane.
Oggi lo spread BTP-Bund a 10 anni segna un rialzo, rimanendo tuttavia sotto controllo, al di sotto della soglia dei 175 punti base, dopo essere scivolato ai minimi degli ultimi due mesi nelle ultime sessioni, a seguito della decisione di Moody’s di rivedere al rialzo l’outlook sul rating dell’Italia da “negativo” a “stabile”.
Patto stabilità e crescita Ue: quando le nuove regole Ue su debito e deficit?
Secondo la Bce, per i BTP e i bond dell’area euro, la nuova minaccia porta il nome di “Patto di stabilità e crescita”.
Quando verrà raggiunta, finalmente, una intesa sulle nuove regole sul deficit e sul debito che Bruxelles ha proposto di adottare, dopo che per ben tre anni i paesi europei sono stati esentati da qualsiasi diktat da seguire nella gestione dei loro conti pubblici?
Nel caso dell’Italia, tra l’altro, il raggiungimento di un accordo è considerato dal governo Meloni una condizione sine qua non da realizzare per affrontare l’altro nodo politico decisamente spinoso che assilla l’esecutivo: la ratifica della riforma del Mes.
E’ stata la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni a ribadire che “stiamo facendo una trattativa sui nuovi vincoli del Patto di Stabilità“, in risposta agli appelli dell’Europa, che continua a invitare l’Italia a ratificare la riforma del Mes. Con risultati pari a zero, almeno fino a oggi.
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Bce: il commento di de Guindos su Moody’s. Ma l’attenti ‘Patto’ per lo spread e i tassi
Stamattina, nel corso della conferenza stampa con cui ha presentato il Rapporto sulla stabilità finanziaria, il numero due della Bce Luis de Guindos ha definito “positiva” la notizia relativa alla decisione di Moody’s di migliorare l’outlook sul debito pubblico dell’Italia.
Il vicepresidente della Bce ha precisato tuttavia che il mancato raggiungimento di un accordo sul Patto di Stabilità e crescita potrebbe innescare una nuova tensione sui titoli di stato, facendo salire gli spread.
Il rialzo dei tassi e degli spread, ha puntualizzato de Guindos, colpirebbe soprattutto i paesi in difficoltà a rispettare “le regole del Patto”, dunque i paesi caratterizzati da elevati livelli di debito e di deficit. Come l’Italia, per l’appunto.
Molto probabilmente il dossier del Patto di Stabilità e crescita sarà tra i temi più cruciali che verranno affrontati oggi, in occasione dell’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
A tal proposito un articolo di La Repubblica ha riportato alcune indiscrezioni, secondo cui la premier tornerà a premere il tasto sulla necessità di un allentamento dei parametri sul debito e sul deficit di cui l’Italia ha disperatamente bisogno per non tornare nel mirino di Bruxelles, che tra l’altro ha già fatto qualche appunto, nelle ultime ore, sulla legge di bilancio varata dall’esecutivo italiano.
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Bce: ‘mancato accordo su Patto Stabilità e crescita peggiore scenario’. Ecco perché
Il punto è che ormai la stessa Bce sta perdendo la pazienza a causa del mancato accordo sul Patto di stabilità e crescita, come è emerso proprio oggi dalle dichiarazioni del vice di Christine Lagarde Luis de Guindos.
“Lo scenario peggiore per la Bce sarebbe il mancato accordo”, ha avvertito il vicepresidente dell’Eurotower, ricordando che i mercati vogliono chiarezza sul “quadro normativo e sulle regole” che disciplinano la gestione dei conti pubblici dei paesi europei.
E il punto è che le trattative che si stanno protraendo sulla versione finale del Patto “stanno creando una incertezza significativa”.
Raggiungere un accordo è qualcosa di “cruciale, per fare in modo che le aspettative sulla sostenibilità del debito e su una crescita (del Pil) che sia inclusiva e sostenibile siano ancorate”, ha ammonito de Guindos.
Il numero due della Bce ha parlato in occasione della presentazione, da parte della Bce, del Financial Stability Review, rapporto sulla stabilità finanziaria.
Dal rapporto è emerso come i costi di finanziamento più alti (scatenati dalla stessa azione della Bce di Christine Lagarde) – che ha alzato i tassi dell’area euro per dieci volte consecutive dal luglio del 2022, per cercare di sconfiggere il tarlo dell’inflazione – e l’erosione dei fondamentali dell’Eurozona rappresentino una sfida per le persone, le imprese e i governi dell’area euro, e per la stessa stabilità finanziaria del blocco.
In particolare proprio la crescita più debole dell’economia dell’Eurozona rischia di amplificare secondo la Bce i rischi che gravano sulla stabilità finanziaria.
Intanto, a dispetto delle colombe, ieri sono arrivate le dichiarazioni della stessa numero uno della Bce, Christine Lagarde, sull’inflazione e sul trend dei tassi.
Lagarde ha avvertito che la Bce non si trova ancora in condizioni tali da poter cantare vittoria nella battaglia contro l’impennata dell’inflazione lanciata più di un anno fa.
“Questo non è il momento di cantare vittoria – ha detto la presidente dell’Eurotower – Dobbiamo rimanere concentrati sulla necessità di far tornare l’inflazione al nostro target (del 2%), senza avere fretta di giungere a conclusioni premature basate su sviluppi di breve termine”.