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Aumentano le perdite per Alitalia

24 Maggio 2007 06:30

Alitalia ancora nell’occhio del ciclone. Dopo il martedì nero per la compagnia di bandiera italiana vissuto in balia delle agitazioni degli assistenti di volo e in scia alla decisione a sorpresa del Tesoro di mettere in vendita l’intera quota pubblica pari 49,9% (anziché il 39,9% come annunciato nei mesi scorsi) della società qualora gli acquirenti ne facessero esplicita richiesta arrivano i conti 2006.


È proprio in questo clima burrascoso e incerto che ieri sera dopo le 22 il consiglio di amministrazione presieduto da Berardino Libonati ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2006. L’aerolinea nazionale è volata bassa nel corso dello scorso anno, riportando perdite pari a 626 milioni di euro in flessione di circa 418 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente e a pesare come un macigno sui conti di Alitalia sono state soprattutto la svalutazione pari a circa 200 milioni di euro della flotta. Inoltre, sommando il rosso dell’esercizio 2006 con le perdite messe a segno nei primi tre mesi dell’anno in corso 2007, si ottiene un passivo ampiamente superiore a un terzo del capitale sociale, che ammonta a 1.297 milioni di euro.


Negativa anche la situazione sul fronte dei ricavi operativi per il 2006 che – come si legge in una nota diramata dalla società – sono stati pari a 4.724 milioni con un decremento di circa 79 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (-1,6%), un risultato da imputare al deconsolidamento dei ricavi di Alitalia Servizi. In incremento di 339 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno i costi operativi che hanno chiuso l’esercizio 2006 a 5.190 milioni di euro.


E se questo è lo scenario finanziario ed economico del 2006, Alitalia prova a guardare con cautela al futuro. Tenendo in considerazione la prevedibile evoluzione della gestione, sulla base dei dati di budget 2007 e delle risultanze contabili relative dalla relazione trimestrale al 31 marzo 2007, la società “ritiene, avendo preso atto della più favorevole proiezione dell’attività industriale nei confronti dell’anno passato, di poter conseguire nel 2007 un risultato operativo in miglioramento rispetto a quello del 2006”.


Intanto, il Tesoro apre ufficialmente alle tre cordate rimaste in corsa per mettere le mani su Alitalia (Ubm (Unicredit)-Aeroflot, AirOne-Intesa Sanpaolo e i fondi americani Tpg-MatlinPatterson) la cosiddetta data room. A partire da oggi e per quindici giorni le pretendenti in gara potranno consultare la documentazione relativa alla società guidata da Berardino Libonati e lo potranno fare in contemporanea, anche se saranno messe a disposizione in tre “camere” distinte a Roma. Entro il 2 luglio dovranno essere poi presentate le offerte vincolanti.

 

E le prime reazioni negative ai conti 2006 in rosso di Alitalia non sono tardate ad arrivare. In avvio di contrattazioni il titolo della società di Via della Magliana precipita a Piazza Affari: dopo aver aperto a -4,24%, è ancora in perdita del 3,90%, scambiando a 0,848 euro per azione.

 

(Notizia aggiornata alle 09.15)