Ven. 27 US922646AS37 vol 61 – The Potato Eaters

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vince61

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Veniamo da qui: http://www.finanzaonline.com/forum/...n-27-us922646as37-vol-60-il-13-guerriero.html


per chi ha bisogno di notizie tecniche, analisi e news economico-finanziarie ecco un compendio di conoscenze per novizi del titolo: http://www.finanzaonline.com/forum/...-valutazioni-di-mercato-regole-1a-pagina.html

Anche stavolta ho proceduto ad un cambio in corsa di locandina (che già avevo pronta :D), dovuto anche alle recenti problematiche “agrarie” :rolleyes: per il nostro Paese preferito, così l'argomento del 3D odierno è il dipinto I Mangiatori di Patate del mio omonimo Vincent :fiufiu: :D.

che in ogni caso un po di cultura non fa mai male :o

Riporto da Wiki:

“Questo dipinto mostra, all'interno di una povera stanza, alcuni contadini che consumano il pasto serale servendosi da un unico piatto di patate, mentre una di loro sta versando il caffè. Nel dipinto, Van Gogh si sente come "uno di loro", così anche i contadini come lui soffrono ed egli trova ingiusto il fatto che nonostante tutti i loro sforzi ed i loro sacrifici debbano vivere in modo così misero.
Van Gogh stesso esprime un suo pensiero riguardo a questo quadro da lui così sentito: “Ho voluto, lavorando, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute; il quadro, dunque, evoca il lavoro manuale e lascia intendere che quei contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che mangiano. Non vorrei assolutamente che tutti si limitassero a trovarlo bello o pregevole”.


Considerazioni:

al solito quando c’è chi sciala, di contro c’è sempre qualche altro che non se la passa bene, così come regalie, sperperi, favori, intrallazzi e chi più ne ha più ne metta, possono rovinare non solo le famiglie ma anche gli stati :wall:.

In questo modo, I mangiatori di patate possono rappresentare sia la realtà tangibile che la realtà desiderata (è pur vero pure questo) per coloro che non possiedono nemmeno quelle patate da mangiare :angry:, perché (frase che mi è sempre piaciuta) il vero “progresso” è quando ce ne è per tutti.

Lungi comunque da voler fare una disamina dei mali sociali che affliggono il Venezuela, affini per molti versi anche al bel paese :'(, vorrei rapportare, in senso ironico, surrealista, forse cinico, ma sicuramente metaforico, questo dipinto alla situazione nostra. Puntualizzo, senza con ciò voler scatenare discussioni, che non mi sento moralmente responsabile della situazione in cui versa il Venezuela per il semplice fatto di possedere i bonos: allo stato attuale, la mia, come ritengo quella di molti, è una scommessa sulle capacità che ha il Venezuela di onorare i suoi debiti nonché di migliorare le condizioni di vita della sua popolazione, cosa che sinceramente Tutti ci auguriamo :yes: e non solo per semplice tornaconto.

Quindi guardiamo con un animo “più leggero” (si fa per dire ovvio) questo quadro. Anche noi ci arrabattiamo nell'orto per coltivare i nostri bonos e ne mangiamo i frutti, con fatica a volte con disperazione, certo sapendo che nessun pasto è gratis. In questo modo, proviamo a far crescere le nostre piantine sperando in un raccolto adeguato, che ci riscaldi la pancia, perfettamente consapevoli del rischio di restare con in mano un pugno di erbacce se per caso viene una forte gelata o una malattia delle piante stesse.

Così anche noi siamo quei contadini che mangiano di quelle patate, anche se dobbiamo porci una domanda: siamo in grado di mangiare/vivere dei frutti del nostro lavoro/investimento, oppure ci è semplicemente concesso di “giocare” fino a che qualcuno non decida diversamente.

Maduro bello, mi raccomando, non fare scherzi che il bene-essere è vantaggio per tutti, perché quanto detto da Vincent è sacrosanto “quei contadini (noi in questo caso ndr) hanno “onestamente” (*) meritato di mangiare ciò che mangiano.
(*) onestamente, in quanto non siamo noi i capitani della finanza in grado di influenzare la direzione del mercato, né siamo i governanti che decidono (autonomamente – ita est) le sorti dei propri popoli :wall: :angry:, tutt’altro invece, noi proviamo a seguire un trend per raccogliere come cagnolini le briciole che cadono dal tavolo dei commensali.

Nota personale e Disclaimer: durante questi anni, nei miei investimenti, di scoppole ne ho prese parecchie e anche di rilievo, per fortuna sono riuscito a recuperare le perdite anche se con un pò di tempo, questa sarei pure in grado di affrontarla perché ormai ci ho fatto l’abitudine. Consiglio serio e concreto a chi si avvicina a questo tipo di investimenti: rischiate solo quello che siete disposti a perdere, di più NO. Chi ha paura del colore rosso-sangue si astenga. Infine: si prega di non fare considerazioni politiche grazie, non è nel mio intento di scatenare vespai :eek:.

link musicale in tema I want my tears back dei Nightwish:



e per non dimenticare chi siamo e dove andiamo The Voice delle Celtic Woman



videolibro doveroso al mio omonimo Vincent van Gogh The Complete Gallery:



Salutoni al Clan OK!
 

Allegati

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Yeppaaaaa super vince , con calma leggo ma sulla fiducia ti do un 10 pieno
 
si vede che siamo in pubblicità :D


:bow: :bow: :bow:


lascio spazio al we di terrore

PS: Stelline
 
Grande Vince!OK! Non vedo la solita ressa x le prime posizioni :confused: saranno mica tutti a festeggiare il + 10 del wti :mmmm:?? :'(
 
Ieri sono andato alla mostra di Gauguin :D Era studioso della Patafisica :D

Lui e Van Gogh erano amici
 
io mi compro la 31 non credo che falliremo
 
scusate a quanto ha chiuso la 27 ?
 
SOLFIN

@SOLFIN




#WTI se anota la mayor ganancia diaria en 7 años…#Bonosvenezolanos cierran a su menor nivel histórico…
 
Opposti
Un paradosso
Una svolta?

Al 25.......
 
Del Pino: azioni per aumentare i prezzi del petrolio scendono "strada giusta"
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Descrizione Nota
OGGI 05:51 | Reuters.- non dare dettagli specifici sulle possibili misure da concordare tra i produttori all'interno e all'esterno OPEC

Il Venezuela è in "pista" per ottenere le azioni con altri produttori di petrolio per sostenere i prezzi in calo, il ministro del Petrolio, Eulogio Del Pino, che ha detto ha detto il Venerdì , quando ha raggiunto un accordo per fare un annuncio "tutto" .

Del Pino non ha fornito dettagli specifici sulle possibili misure da concordare tra i produttori all'interno e all'esterno dell'organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), dopo un tour che lo ha portato al Medio Oriente e Russia.

"Siamo molto, molto buono. Quando si ha a che fare annunci, che hanno sollevato è che questi annunci sono fatte insieme", ha detto il ministro media di Stato, senza precisare i potenziali incontri che hanno applicato tra OPEC e paesi al di fuori del gruppo.

Alcuni membri dell'OPEC, guidati dal Venezuela , sono alla ricerca di un consenso tra il gruppo e le principali produttori di "congelare" pompaggio, essi fonte vicina alle discussioni, nel tentativo di far fronte a un surplus globale senza ridurre l'offerta.

L'Arabia Saudita, il più grande esportatore al mondo, potrebbe prendere in considerazione l'idea, anche se è troppo presto per sapere se il regno sarebbe d'accordo, perché qualsiasi accordo dipende dall'impegno di un altro partner, l'Iran, trattenendo i suoi piani per aumentare le vendite di petrolio all'estero, hanno aggiunto le fonti.

" Quando si arriva ad un gruppo di consenso di paesi , farà un annuncio insieme, in modo da poter vedere che c'è coerenza, quindi non c'è speculazione", ha detto il presidente anche di Petroleos de Venezuela (PDVSA).

Secondo un rapporto di Giovedi nel Wall Street Journal, il ministro dell'Energia degli Emirati Arabi Uniti, ha detto che i membri dell'OPEC sono disposti a collaborare per ottenere una riduzione della produzione in comune , che ha causato i prezzi del petrolio a salire con forza venerdì.
Ma nonostante il salto, i prezzi andavano ad accumulare perdite settimanali fino al 11%.
 
:clap: Vince bravo come al solito, ma stavolta ti sei concentrato ancora di più sulla sostanza e le tue parole sono pienamente condivisibili e da strabollare ! OK!
 
@Vince: sei un grande!

Non ho capito come va presa sta notizia. Bene o male? In teoria, ora è più probabile far antunellare PDVSA, piuttosto che i sovrani. Eventualmente possono continuare a produrre e vendere con questa nuova compagnia. O sbaglio?

https://www.lapatilla.com/site/2016/02/12/crean-la-compania-anonima-militar-de-industrias-mineras-petroliferas-y-de-gas/

Crean la Compañía Anónima Militar de Industrias Mineras, Petrolíferas y de Gas
on febrero 12, 2016 8:08 am .
Publicado en: Actualidad, Nacionales


Venezuelan soldiers take part in a military parade in Caracas, December 12, 2015. REUTERS/Marco Bello FOR EDITORIAL USE ONLY. NO RESALES. NO ARCHIVE.

En la Gaceta Oficial N° 40.845 de fecha 11 de febrero de 2016, que circula este jueves, es publicado en Decreto Presidencial Nº 2.231, mediante el cual se autoriza la creación de una Empresa del Estado, bajo la forma de Compañía Anónima, que se denominará Compañía Anónima Militar de Industrias Mineras, Petrolíferas y de Gas (CAMIMPEG), la cual estará adscrita al Ministerio del Poder Popular para la Defensa. Así lo reseña noticierolegal.com

Esta nueva empresa estatal tiene como objeto efectuar todo lo relativo a las actividades licitas de Servicios Petroleros, de Gas y Explotación Minera en general, sin que esto implique limitación alguna; se empleará en el área de rehabilitación y mantenimiento de pozos petroleros, reparación, mantenimiento y administración de taladros de perforación, fabricación, reparación y mantenimiento de las estaciones de flujo, bombeo, y plantas compresoras en áreas terrestres o marinas; servicios de reparaciones de bombas; contratación de personal obrero calificado para la industria de minería e hidrocarburos. Prestará servicios de apoyo logístico a las instalaciones; servicios generales a las empresas en todos sus variantes. Efectuará la importación, exportación, distribución, comercialización, compra venta de productos químicos para la industria minera, petroquímica, petrolera y gasífera, tales como desengrasantes, solventes aromáticos, disolventes, surfactantes, Inhibidor de corrección, productos biodegradables para el medio ambiente. Servicio de transporte a nivel nacional e internacional, en las áreas de transporte lacustre, marítimo y terrestre a nivel nacional e internacional, mediante el suministro de lanchas, remolcadores, barcos, barcazas, gabarras, transporte privado, camiones plataformas, grúas, tractores, transporte público y privado, servicio de apoyo logístico a las industrias, fletamientos lacustres, aéreos, transporte aéreo comercial. Construcción de obras civiles en general, suministro, instalación y mantenimiento de refractarios, mantenimiento civil, de hornos industriales y mecánico de obras, suministro e instalación de anclajes mecánicos de andamios, construcción civil, mecánica, petrolera y eléctrica, construcción y mantenimiento de carreteras, mantenimiento de obras eléctricas, gasíferas, mineras; diseño, asesoraría, consultoría, inspección, elaboración y ejecución de proyectos de arquitectura e ingeniería, suministro de asistencia técnica mediante transferencia de personal, avalúos, servicios, procesamientos e informaciones y especificaciones técnicas. Plan de derrames de hidrocarburos, construcciones para desechos de hidrocarburos, transporte y manejo de desechos de perforación.

La duración de la sociedad mercantil Compañía Anónima Militar de Industrias Mineras, Petrolíferas y de Gas (CAMIMPEG), será de cincuenta (50) años sin perjuicio de que dicho lapso pueda prorrogarse o disminuirse, de conformidad con lo dispuesto en las leyes y normativa vigente.

Para el cumplimiento de su objeto, la Compañía Anónima Militar de Industrias Mineras, Petrolíferas y de Gas (CAMIMPEG), deberá seguir los lineamientos y políticas que dicte el Ejecutivo Nacional, a través de su órgano de adscripción y de la Comisión Central de Planificación.

El Decreto N° 2.231 entra en vigencia a partir de su publicación en la Gaceta Oficial de la República Bolivariana de Venezuela.
 
Rilette le ultime pagine da oggi pomeriggio, tutte di corsa, per vedere la nuova copertina.
Grande Vince, la patata tira sempre
 
Infolatam China redobla inversión en Latinoamérica y se centra en infraestructura - Infolatam



La inversión de China en Latinoamérica creció de manera significativa en 2015, pese a la ralentización económica global, con 29.000 millones de dólares, con Venezuela, Brasil y Ecuador como principales receptores, y un cambio de tendencia hacia los proyectos de infraestructura.

Ver Informe: “CHINESE FINANCE TO LAC IN 2015: Doubling Down (Margaret Myers, Kevin Gallagher, and Fei Yuan)”

“Pese a la ralentización económica global y las sombrías perspectivas para 2016, con un segundo año consecutivo de crecimiento negativo en América Latina, la financiación de China a Latinoamérica fue de 29.000 millones en 2015 frente a los 19.000 millones de dólares en 2014”, apuntó el informe anual del centro de estudios “Diálogo Interamericano”.

Todos ellos provienen, como ha sido de anteriormente, por parte de dos instituciones gubernamentales: China Development Bank y el Export-Import Bank.

De nuevo, y como ha venido ocurriendo en los últimos años, la inversión de China en Latinoamérica superó los préstamos conjuntos aportados por el Banco Mundial (BM), el Banco Interamericano de Desarrollo (BID) y el Banco de Desarrollo de América Latina (CAF), señaló Kevin Gallagher, profesor de la Universidad de Boston y coordinador del informe en la rueda de prensa de presentación.

Gallagher subrayó que los datos muestran a China “reforzando sus inversiones en Latinoamérica en un momento en el que otras instituciones las están reduciendo”, como el BM, que bajó sus préstamos a la región en un 8 % hasta los 8.000 millones el año pasado, y el BID que lo hizo un 14 %, hasta los 11.500 millones de dólares.

Además, explicó el “papel clave” de la financiación china en un momento en que Latinoamerica enfrenta salidas netas de capital “por primera vez desde finales de la década de 1990”.

Por países, se mantuvo la tendencia registrada desde hace una década, cuando comenzó a compilarse esta base de datos en 2005, con Venezuela, Brasil y Ecuador al frente.

El pasado año Brasil recibió 10.650 millones de dólares, seguido por Venezuela con 10.000 millones de dólares, y por Ecuador con 7.000 millones de dólares.

En el caso de Brasil, la mayoría de la financiación fue a parar a la petrolera estatal Petrobras para desarrollo del sector petrolero; al igual que en Venezuela, cuya petrolera estatal PDVSA, obtuvo 5.000 millones de dólares.

“El caso venezolano es particular”, remarcó Gallagher, “debido a la posibilidad de que, ante su aguda crisis económica, Caracas pueda declarar un impago lo que supone que el nuevo préstamo de 2015 de China (…) es más un esfuerzo para proteger inversiones previas más que un voto de confianza a la economía venezolana”.

Ecuador, por su lado, recibió la mayor parte de los fondos para proyectos de transporte, sanidad y educación. A continuación se ubicó Bolivia, que aprobó financiación por valor de 850 millones de dólares, todos dedicados a mejorar la red vial, entre ellos su parte correspondiente del proyecto de corredor bio-oceánico que une Brasil, Bolivia y Chile.

Por su parte, Costa Rica obtuvo 400 millones de dólares, su primer acuerdo con China y que serán destinados para financiar la autopista entre la capital San José y Limón; y Barbados, 170 millones, para la rehabilitación del Complejo Turístico Wyndham.

Como novedad, Gallagher explicó que China ha anunciado tres nuevas plataformas de financiación, por un total de 35.000 millones de dólares, por lo que es de prever que “estos flujos crezcan aún más en el futuro”.

EL Fondo China-LAC de Inversión para la Cooperación Industrial, con 10.000 millones; el Programa de Préstamos Especiales para Proyectos de Infraestructura China-LAC, con 20.000 millones de dólares; y 5.000 adicionales para el ya establecido Fondo de Cooperación China-LAC.

Desde 2005, la financiación de China para América Latina ha ascendido a 125.000 millones de dólares.
 
Venezuela proposes OPEC, non-OPEC producers “freeze” oil supply | Hellenic Shipping News Worldwide


Venezuela propone OPEC, non OPEC produttori di petrolio "freeze"
Oil & Società Notizie 13/02/2016
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Alcuni paesi dell'OPEC stanno cercando di raggiungere un consenso tra il gruppo e non soci chiave per una produzione di petrolio "congelare", fonti vicine alle discussioni dicono, nel tentativo di affrontare la sovrabbondanza globale senza taglio di alimentazione.
Top esportatore Arabia Saudita potrebbe essere in fase di riscaldamento per l'idea, anche se era troppo presto per dire se il regno avrebbe dato la sua benedizione, perché qualsiasi accordo dipende principalmente un impegno da parte dell'Iran? di limitare il suo piano per aumentare le esportazioni, hanno detto le fonti.
La proposta di una produzione "congelamento" ai livelli attuali è stata lanciata dal ministro del petrolio venezuelano Eulogio Del Pino durante il suo tour dei paesi produttori di questo mese che comprendeva la Russia, l'Iran, il Qatar e l'Arabia Saudita, hanno detto.
"Il ministro del petrolio del Venezuela vuole organizzare una riunione prima riunione dell'OPEC dicembre vi è il consenso sia su un taglio della produzione, o almeno di una produzione 'congelare'," una fonte vicina al dossier ha detto.
"C'è una discussione in corso per incontrare presto per un accordo di congelamento. Questo è ciò che sta accadendo ora ", ha detto la fonte, aggiungendo che almeno la Russia e Qatar avevano dato il loro accordo iniziale, se ci fosse un consenso tra gli altri produttori.
I prezzi del petrolio hanno cominciato un vetrino da sopra 100 $ al barile a metà del 2014, ma l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio è diminuito di tagliare l'uscita senza l'aiuto di non soci, che finora hanno rifiutato di partecipare.
Un blocco della produzione potrebbe ammontare a un compromesso, in quanto limiterebbe ulteriori aumenti la sovrabbondanza dell'offerta che ha inviato i prezzi ad un livello basso di 12 anni di 27,10 $ al barile il mese scorso, pur non richiedendo paesi per tagliare l'offerta e rinunciare alla sua quota di mercato.
la proposta del Venezuela è stata anche discussa a Riyadh durante un incontro con il ministro del petrolio saudita Ali al-Naimi e Del Pino di Domenica, una seconda fonte ha detto.
Mentre l'idea è stata accolta con apertura da Arabia Saudita, i colloqui sono ancora in una fase iniziale e Riyadh non commettere meno che Teheran accetta di limitare le forniture, ha detto la fonte.
Questo sembra essere un ostacolo importante nel percorso di qualsiasi accordo. Una fonte vicina pensiero iraniano, ha chiesto se un congelamento di produzione guadagnerebbe molto sostegno in OPEC, ha risposto che non sarebbe.
L'Iran è riluttante a trattenere fornitura come vuole recuperare la quota di mercato ha perso durante le sanzioni che sono state imposte nel 2012 a causa del suo programma nucleare. Le sanzioni sono state revocate nel mese di gennaio.
SOLUZIONE TEMPORANEA?
Con i prezzi che affonda ulteriormente, alti funzionari di OPEC e la Russia hanno intensificato vago parlare di possibile azione comune per risolvere la sovrabbondanza di alimentazione.
Uscita di olio di scisto è rallentata dal storico cambiamento di politica dell'OPEC di novembre 2014 di non tagliare fornitura, nella speranza che i prezzi bassi sarebbero frenare in competizione la produzione. Ma proprio l'uscita dell'OPEC è salito, guidati da Arabia Saudita e Iraq.
Alimentazione da OPEC rischia di salire ulteriormente come l'Iran si è mosso per ristabilire i rapporti con gli acquirenti, ordinato un (BPD) 500.000 barili-per-giorno salire in uscita e ha colpito offerte con i clienti europei e asiatici.
Una fonte ha detto che l'OPEC produzione di congelamento potrebbe essere un compromesso temporaneo accettata dalla maggior parte dei produttori che sono già pompando in prossimità della capacità, che consentirà di sostenere i prezzi, ma l'Iran è rimasta la chiave di qualsiasi accordo.
"Ognuno sta già producendo alla loro massima capacità ora, tranne che per l'Iran", ha detto la fonte.
"Se gli iraniani sono disposti a bastone per, diciamo, l'aumento di 300.000 barili al giorno hanno detto che si sono già impegnati in Europa e se la produzione di scisti Stati Uniti ha subito un rallentamento, allora sì, un congelamento di produzione sarebbe un segnale positivo al mercato."
"Sarebbe utile i prezzi per recuperare", ha aggiunto la fonte. "Ma questa è una soluzione temporanea e ha bisogno della volontà di farlo funzionare."
Il Mercoledì della scorsa settimana, l'agenzia di stampa iraniana Shana citato Del Pino come dire sei paesi produttori, tra cui l'Iran e l'Iraq e non soci Russia e Oman, ha sostenuto un incontro per accordarsi passi per sostenere i prezzi.
Riyadh ha detto che era disposto a collaborare sulle iniziative per stabilizzare il mercato a condizione che tutti i membri dell'OPEC e produttori chiave non OPEC si unirono. L'aumento della produzione da dichiarazioni Iraq e Iran di circa l'aumento di produzione erano, dicono le fonti, i principali ostacoli all'interno dell'OPEC di un accordo.
Un'altra fonte ha detto che l'OPEC un accordo sarebbe difficile da raggiungere. "Dubito che ci sia un accordo facile perché sarebbe così sensibile per alcuni paesi", aggiungendo che l'OPEC e non OPEC avrebbe bisogno di essere d'accordo.
Un delegato Opec ha condiviso questo punto di vista e ha detto che non vi era ancora alcun piano concreto per un incontro produttore.
"Questo avrebbe bisogno di essere un accordo tra tutti i produttori, non solo OPEC", ha detto il delegato di un congelamento di produzione. "Se ci siamo incontrati, senza un ordine del giorno, non avremmo risolvere il problema del prezzo."
Fonte: Reuters (Montaggio di Dale Hudson)
 
Policeman sull'altro 3d stasera

per tutti quelli che piaciano le fantasticheria
la vendita di petrolio è regolata da clausola molto rigide,è una clausola non rispettata puo' causare un danno incredibile al venditore.
la maggiore parte della vendita di petrolio è pagata con Lettere di Credito,la clausola piu' importante è la "FULLFILMENT CLAUSE",
io governo Cinese o ENI o altro importatore mette questa clausola ,Se tu esportatore non riesci a cosegnarmi il petrolio come accordi pattuiti,mi deve pagare i danni nella misura di $ ..............,conosco casi nei quali il danno era
$500.000.pagato dall' venditore inadempiente
non si scherza con il petrolio
PDVSA è il governo venezuelano sanno benissimo queste situazione
Ho lo stato lascia funzionare PDVSA come sempre ho dichiarano default su tutto,stato e PDVSA.e addio ai nostri soldi e la fine della repubblica bolivariana
Venezuelana
No other solution exists
 
Grande Vince, 5 stelline per la discussione e 10 in pagella per te OK!

WTI +10 e Bonos che precipitano, il weekend di terrore perfetto....sembra che anche la macchinette sappiano che sabato e domenica qui ci si scatena con Antonelli e varie proposte di haricut :D
 
Ven. 27 US922646AS37 vol 61 – The Potato Eaters

Mamma mia che chiusure....
 
Stato
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